Restaurazione Meiji

 

Periodo storico ( 1868 -1877) del Giappone che vide la formazione di un potente stato moderno, dopo l'abolizione dello shogunato (potere dei grandi feudatari)  e il ripristino del governo imperiale.

 L'apertura dei porti giapponesi alle navi americane dopo secoli di totale isolamento, imposta con un'azione di forza dall'ammiraglio americano  Perry nel 1853, mise a nudo l'ormai estrema debolezza dell0 shogunato .

Le accese reazioni xenofobe ( fobia =paura / xeno=straniero ) dei nazionalisti più radicali si unirono alla richiesta di profondi mutamenti interni: ribellatisi apertamente allo shogunato, oltre all'espulsione degli stranieri essi chiesero il  ripristino dell'autorità imperiale, retta dal giovane imperatore Meiji Tenno.

I vasti possedimenti dello shogun  furono confiscati e passarono sotto il diretto controllo dei fautori della restaurazione, che costituirono la nuova élite di governo. La capitale venne trasferita a Edo, ribattezzata Tokyo. Nel 1871 furono conquistati anche i territori dei daimyo ( nobili) che avevano osteggiato la restaurazione imperiale, e fu avviata una serie di profonde riforme strutturali, come l'istituzione di un sistema d'istruzione obbligatoria e della leva militare e la promozione dello scintoismo come religione di stato ai danni del buddhismo. Furono convocati inoltre esperti occidentali per la costruzione di ferrovie e l'organizzazione di un esercito e di una flotta moderni. I samurai, che avevano appoggiato la restaurazione imperiale, si ribellarono al potere centrale quando, ridotti al rango di funzionari di stato, videro aboliti i loro privilegi: l'insurrezione (ultima manifestazione del vecchio ordine) venne però soffocata nel 1877.

La modernizzazione delle strutture nazionali proseguì con la creazione della Banca del Giappone e l'avvio di una nuova politica fiscale, sino alla promulgazione di una Costituzione, nel 1889, che istituì la nascita di un regime parlamentare. Il Giappone dell'epoca Meiji raggiunse in tempi  brevissimi il livello economico dei maggiori paesi industrializzati dell'Occidente, manifestando la sua potenza militare con le schiaccianti vittorie ottenute nella guerra cino-giapponese (1894-95) e nella successiva guerra russo-giapponese (1904-1905).

Shogun Dittatori militari o grandi feudatari che governarono il Giappone tra il 1192 e il 1867,sottomettendo l'autorità imperiale .Ottenuto il titolo di shogun a vita, lo trasmisero ai discendenti, mentre all'imperatore non rimase che il rango di guida spirituale del paese.

Daimyo Signori feudali (nobili) che dominarono il Giappone tra il XII e il XIX secolo. Provenivano per lo più dalla classe militare dei samurai. La classe dei daimyo fu abolita nel 1871, contestualmente alla definitiva abolizione dello shogunato.

Samurai Membri della classe dei guerrieri in Giappone ,acquisirono un potere tale da svuotare quello di ogni altra autorità centrale superiore, sino a condurre il Giappone all'anarchia. Il declino iniziò con l'avvento della restaurazione Meiji nel 1867, quando l'abolizione dello shogunato si accompagnò alla cancellazione di tutti i loro privilegi; nel 1871 lo smantellamento del sistema feudale e la restituzione delle terre dei daimyo all'imperatore portò all'abolizione della casta dei samurai.

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