Il pesce a tavola
Tra i cibi più diffusi durante l’ epoca dell’ impero romano, è presente il pesce, che veniva adoperato anche per i condimenti. Il pesce veniva acquistato nel forum piscarium, cioè al mercato del pesce.
I pesci che si potevano trovare sulle tavole degli antichi romani potevano provenire dai fiumi o dai mari, ma anche dai grandi vivai; a quel tempo le specie conosciute erano circa 150 e comprendevano sgombri, pesce persico, orata, triglia, dentice, sogliola e luccio. Inoltre, ampio era anche il consumo di polipi, seppie, astici, gamberi e anfibi, come, per esempio, le rane. Il pesce era considerato un cibo molto pregiato, soprattutto per il fatto che si poteva ricavare una salsa molto raffinata: il garum, detto anche liquamen, che aveva l’aspetto di un liquido chiaro, leggermente dorato,conservato in anfore; si otteneva mischiando le interiora di pesce e spezie, e poi lasciato al sole in un recipiente di terracotta per due / tre giorni; questa assumeva cosi un odore nauseabondo.
Il garum era una salsa molto ricercata , soprattutto dai ricchi che la usavano per ostentare le proprie ricchezze.
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