L’esercito Romano
di
Federico D. L.
La principale ragione grazie a cui i Romani riuscirono a conquistare un così vasto impero risiede nel loro esercito,efficiente,disciplinato,perfettamente addestrato.Quella militare, per un uomo senza mezzi, era una carriera di richiamo:le paghe erano buone e, se sopravviveva, una volta a riposo, il soldato godeva di molti privilegi. La principale forza dell’esercito erano le legioni di fanti, reclutati solo fra cittadini romani;vi erano però anche truppe d’appoggio, gli ausiliari.
Un ponte di barche
Gli eserciti romani attraversavano fiumi anche molto larghi, ancorando le barche al letto del fiume e stendendo sopra una sorta di strada.
La torre di guardia
Le torri di guardia erano poste lungo i confini dell’impero. In caso di allarme si accendevano gli appositi fuochi.
Il portatore d’insegne
Ogni legione aveva uno stendardo con l’insegna dell’Impero: durante l’attacco i soldati la seguivano e, in caso di emergenza, le si raccoglievano attorno.
Un forte romanoLa gran parte dei soldati romani era sistemata in forti,lungo i confini dell’impero;delle pattuglie erano mandate fuori dai forti per vigilare di continuo. I primi forti erano stati costruiti in legno, ma dal secondo secolo a.C. furono quasi tutti ricostruiti in pietra.Ogni forte aveva una struttura analoga ,quindi i soldati vi si potevano spostare all’interno senza difficoltà.
I forti dei legionari ospitavano circa 5000 uomini , quelli degli ausiliari solo da 500 a1000 uomini.
Nel forte vi erano quattro accessi ben protetti in modo che le truppe potessero uscire rapidamente, marciando verso ogni direzione.
Le stalle
L’esercito romano usava moltissimi cavalli e puledri, sia come cavalcature per gli ufficiali di fanteria sia per la cavalleria stessa. I muli servivano a trainare i carri con i rifornimenti.
Le difese
Le mura di un forte erano alte all’incirca quattro o otto metri e larghe più di tre. Lungo le mura, a intervalli, vi erano torri di guardia. Davanti alle mura un profondo fossato rendeva difficoltoso l’attacco di un nemico.
Il granaio
Il grano veniva conservato in granai che avevano il pavimento rialzato dal suolo per evitare l’umidità.
Il quartier generale
Detto "principia" dai romani, era sede del comando del forte: vi erano gli archivi, gli uffici, un tempio, le dispense e una camera "blindata"per conservare le paghe dei soldati.
Il pretorio
Il comandante del forte viveva con la sua famiglia in una grande e comoda villa chiamata il pretorio.
Le caserme
Ogni centuria aveva la propria caserma in cui tutti i soldati mangiavano e dormivano, in otto per stanza. Solo il centurione aveva una propria stanza privata.
L’assedio
L’esercito romano perfezionò l’arte di prendere le città nemiche per assedio. L’amata assediante costruiva torri d’assedio rampe e scale a pioli. Venivano però usate armi d’assedio come: balliste, catapulte. Inoltre venivano costruiti ponti per rendere agevole il passaggio per raggiungere le mura nemiche sia per le torri d’assedio che per gli uomini.
L’esercito: una poderosa macchina militare
Al tempo dei re, ogni cittadino dai 17 ai 46 anni di età era soldato, ma l’esercito si formava solo in caso di guerra ed era costituito da una legione composta da cavalieri e fanti.
La legione era congedata alla fine del conflitto( una centuria era formata da 80 uomini; 6 centurie =1 coorte; 10 coorti=1 legione) .
In età repubblicana, le legioni diventarono due: ciascuna agli ordini di un console. Il console era coadiuvato da sei tribuni.
In battaglia, i legionari si disponevano su tre linee: nella prima c’erano gli astati, chiamati così perché armati di una lunga lancia (l’asta); nella seconda c’erano i principi (che in origine si trovavano sulla prima linea, infatti principe significa primo); nella terza c’erano i triari, destinati a sostenere l’urto finale.
Tutti erano armati di una corta spada (il gladio) e di un grande scudo rettangolare. Il combattimento era aperto dai veliti, armati di uno scudo rotondo e di un giavellotto
Alla fine della repubblica l’esercito era costituito da 45 legioni.
Questa poderosa forza militarei fu impiegata per conquistare nuovi territori, respingere i tentativi di invasione e reprimere le ribellioni.