Ungaretti
"La poesia di Ungaretti nasce dal contatto con la tragedia immensa della guerra, e dalla guerra trae la sua dolorosa riscoperta della vita : la morte si sconta vivendo"
La guerra come tematica
Una tematica importante nella poetica ungarettiana è costituita dall'esperienza tragica della guerra, che offre ad Ungaretti gli spunti per alcune delle sue liriche più sofferte, prive di ogni retorica. Ma la guerra gli consente anche di stabilire un contatto con la propria gente e di raggiungere la coscienza di una rinnovata identità che lega il presente con le esperienze del passato. La guerra infine costringe a vivere nel precario, al confine fra la vita e la morte (Soldati) dove ogni cosa può scomparire per sempre all'improvviso; essa traduce così in immagini concrete quella "poetica dell'attimo" che costituisce il fondamento della prima ricerca di Ungaretti.
San Martino del Carso
Di queste case
non è rimasto
che qualche
brandello di muro
Di tanti che mi corrispondevano
non è rimasto neppure tanto
Ma nel cuore
nessuna croce manca
E' il mio cuore
il paese più straziato
Questi versi contengono immagini di desolazione e di morte, legate alla guerra. Gli effetti della distruzione si riflettono sulle cose, in un paesaggio, di macerie e di rovine, devastato dagli eventi tragici. Dal paesaggio ci si sposta sui compagni caduti; di loro, a differenza delle "case", non è rimasto più nulla. La loro scomparsa è il segno di una distruzione più dolorosa e profonda, in quanto non ammette rinascita. A impedire che vengano del tutto cancellati non resta che la partecipe e pietosa memoria di chi è sopravvissuto: un ricordo fatto di croci, che trasformano l’anima in una specie di cimitero. Di qui l’analogia fra il "paese" e il "cuore", che è "il paese più straziato".Nella lirica il linguaggio è semplice e chiaro ma straordinariamente efficace, fatto di parole comuni. La compattezza che la caratterizza è dovuta soprattutto alla capacità di "collocare le parole secondo calcolate simmetrie".
Soldati:
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
In questa lirica il titolo fa parte integrante del testo ed è un elemento essenziale per la sua comprensione. Esso costituisce il punto di riferimento del procedimento analogico che assimila la vita del soldato alla fragilità di una foglia d'autunno. Il tutto è formato da un paragone e da un verbo impersonale che sottolinea il senso acuto di solitudine e di abbandono. Il carattere del paragone rende la sensazione di una precarietà e di dolore ignorati e inespressi, unicamente affidati all'imminenza di qualcosa di tragico che sta per cadere .