Elisabetta  I  Tudor  (1558-1603) e l’età elisabettiana

Figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena, salita al trono nel 1558, acquistò popolarità per la stabilità e la pacificazione religiosa.Ristabilì la propria supremazia,favorì il commercio e nei suoi anni di regno rifiorirono  la cultura e l’arte . Evitò  all’Inghilterra le contese religiose che insanguinarono gli altri paesi europeei.

Biografia  (1564-1616)  e opere di Shakespeare

figlio di un agiato commerciante ,nel 1592 è già affermato come attore e drammaturgo(autore di commedie e tragedie per il teatro), ma qualche rivale lo definisce“un corvaccio venuto dal niente”. Muore nel 1616 (il giorno dopo Cervantes,autore del Don Chisciotte) ed è sepolto nella chiesa parrocchiale con la seguente epigrafe: “Buon amico, per amore di Cristo, non cavar fuori la polvere qui racchiusa! Benedetto chi rispetta queste pietre e maledetto colui che rimuove le mie ossa”.Le opere :  Sonnets (i Sonetti, 1609); Richard II (Riccardo II, 1597), Romeo and Juliet (Romeo e Giulietta, 1599), A Midsummer Night’s Dream (Sogno d’una notte di mezza estate, 1600), The Merchant of Venice (Il mercante di Venezia, 1600), Hamlet (Amleto, 1604), King Lear (Re Lear, 1608).La questione shakespeariana riguarda la dubbia autenticità di alcuni drammi e il periodo di composizione dei testi autentici editi postumi (dopo la sua morte).

Amleto

La trama di Amleto non è una creazione originale, perché ispirata all’autore forse da un’antica leggenda anglosassone. Amleto dedica la sua vita a vendicare la morte del padre, il re di Danimarca, assassinato dal fratello che ne ha usurpato il trono e sposato la moglie. Fingendosi pazzo per non destare sospetti, il principe consuma la sua vendetta attraverso una serie di intrighi e di colpi di scena; nel corso del duello finale uccide l’usurpatore, ma cade anch’egli mortalmente ferito. Molto è stato scritto sull’opera di Shakespeare: una buona metà riguarda certamente la tragedia di Amleto, immagine emblematica  e significativa dell’uomo moderno, pieno di dubbi, incerto sulle continue, difficili decisioni che deve prendere. L’autore analizza il personaggio, ne rivela le fragilità, i sogni, le paure, in modo così profondo da rendere partecipe delle scelte del principe chiunque assista alla sua tragedia: i suoi dubbi e le sue esitazioni trasformano il racconto di una vendetta in una questione morale. Anche il linguaggio shakespeariano riflette questa complessità, variando continuamente tono, dal lirismo della pazzia di Ofelia, ai giochi di parole . I contraddittori sentimenti di odio-amore che si agitano nell’animo del protagonista dimostrano una volta di più la maestria shakespeariana nel cogliere, con sconvolgente lucidità, i lati più oscuri e segreti della natura umana.

Stile,contenuti e personaggi

In William Shakespeare  troviamo uno stile ricco , una complessità di temi e una profonda analisi delle vicende storiche e delle vicende umane, tra splendidi sogni e immani tragedie. Nelle sue opere lascia intravedere un sostanziale riconoscimento  dei valori positivi della vita, ma a volte si coglie un certo pessimismo ed è per questo che il riso si fa amaro e spesso sarcastico ( quasi offensivo ). Nelle tragedie  grandeggiano  personaggi dominati dalle passioni più folli e le vittime della perfidia umana ( tipico esempio è l’Amleto ).In altre opere si avverte una serenità che nasce da una osservazione distaccata ( indifferente ) delle contraddizioni della vita. La forza della sua poesia consiste nella capacità d’interpretare  le contraddizioni e la complessità della vita. Il suo teatro, che  offre fantasia, comicità raffinata e grandi tragedie,crea personaggi immortali, eroi portati dal loro tormento interiore al limite della disperazione e alla “follia” ,vedi appunto Amleto; inoltre non mancano affascinanti creature femminili, delicate e fragili come Ofelia, che si uccide per Amleto, e altre più maliziose o comiche.

 

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