"Il nome della rosa"
di Umberto Eco
Questo romanzo, pubblicato nel 1980, ha reso
Umberto Eco lo scrittore italiano più noto al mondo.
La vicenda si svolge nel basso medioevo, nell’arco di sette giorni, in un
monastero benedettino del nord Italia.
Guglielmo da Baskerville, monaco francescano ed
ex inquisitore, si
reca , insieme a Adso da Melk, giovane novizio benedettino , ma anche voce narrante ,
in un’abbazia per partecipare ad un’importante riunione che vede
contrapposti i francescani, convinti della povertà del Cristo, e la
delegazione papale. Questo incontro era stato organizzato per trovare un
accordo tra le due parti.
Al loro arrivo, l’Abate del monastero chiede
a Guglielmo di indagare sulle cause della morte violenta di uno dei suoi
monaci. Infatti, durante la notte, il giovane Adelmo da Otranto era
precipitato dall’abbazia, dove, peraltro, c'era una delle più ricche
biblioteche dell'epoca.
Ma altri monaci muoiono in circostanze misteriose e tutto sembra
avere un legame con la biblioteca e
un misterioso manoscritto. Questa biblioteca era costruita come un labirinto segreto,
per proteggere i tesori letterari che custodiva e a pochi era concesso di visitarla: solo lo
scriptorium era accessibile. La situazione si complica con la scoperta di due eretici della setta dei Dolciniani, rifugiatisi
nell'abbazia benedettina con la complicità dell'Abate. In questa atmosfera
inquietante, Guglielmo e Adso si avvicinano sempre più alla verità,
riuscendo a scoprire il misterioso manoscritto.
Per scoprire i dettagli e la conclusione di
questa affascinante storia, occorre leggere il libro, ma è anche
indispensabile vedere il film che Jean-Jacques Annaud ha tratto dal
romanzo nel 1986
.
Note
Il romanzo si chiude con una frase latina
"nominalista" : "Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus" ( la rosa
originaria - la presunta essenza della rosa - consiste in un nome, noi non
abbiamo che nudi nomi) , e significa, in sostanza, che se si conosce
soltanto l'individuale, ogni presunta verità che vada al di là
dell'individuale singolare e caduco non ha alcun valore, la verità non
esiste. Se, dunque, delle cose primigenie ci restano solo i nomi, e i
nomi non sono l’essenza delle cose a cui sono riferite, allora non ci
resta nulla, tutto è relativo e la verità assoluta è solo un’utopia.
Guglielmo da Baskerville va verso questa conclusione, che ci rinvia al
"pensiero debole" del secolo XX, cioè al relativismo.
La frase latina, che ha dato origine al titolo
dell'opera, è presa dal De contemptu mundi di Bernardo Cluniacense del XII
secolo, e lo stesso Umberto Eco lo spiega nelle Postille del romanzo.
Scheda di
lavoro realizzata in classe
dopo la proiezione del film
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Il nome della rosa |
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libertà |
fede
conoscenza |
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chi |
come/cosa |
dove e quando |
perché |
personaggi e trama |
come o cosa ho capito di |
inquadratura e/o sequenza |
cosa ha voluto dire
l'autore |
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Uno scriptorium |
Il peccato era legato
allo scripto- |
Malachia impedisce a
Guglielmo |
il bisogno più grande
dell'uomo |
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rium |
l'accesso allo
scriptorium |
è il sapere |
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Il libro proibito era
quello di |
Un teschio per accedere
al pas- |
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Aristotele |
saggio segreto |
nessuno deve ostacolare |
medioevale |
Dai costumi era il basso |
Il cibo gettato nella
discarica |
il nostro cammino verso |
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medioevo |
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la conoscenza |
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Le difficili condizioni
di vita |
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La vita regolata dei
monaci |
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l'uomo non deve
rinunciare alle |
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Il popolo viveva di
avanzi |
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gioie della vita |
tra eresie |
L'allontanamento dalla |
La condanna al rogo per
gli ere- |
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Chiesa di Roma |
tici |
l'uomo deve liberarsi
delle sue |
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Guglielmo spiega i
principi |
paure |
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dei seguaci di Dolcino |
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e veleni |
Conflitti fra ordini
religiosi |
Le autopsie nella
farmacia |
la fede può esistere
anche senza |
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dell'abbazia |
la paura |
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Arsenico e morte |
Scontro nella sala
capitolare |
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giudizio |
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cela un segreto : il |
Il riso rischia di
annientare |
i monaci frenano la
risata quan- |
tensione,suspence,interessante, |
mistero del riso |
la paura e se non c'è la |
do entra Jorge |
coinvolgente,ben
recitato,fede- |
|
paura l'uomo non
avverte |
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le al periodo
storico,ricco di spun- |
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bisogno di Dio |
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ti e riflessioni |
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