Relazione del libro della biblioteca

 

"MATILDE"

scritto da Roald Dahl

Il libro "MATILDE", è di Roald Dahl, scrittore britannico, e morto a 74 anni il 23 novembre del 1990 di leucemia.

la storia e' ambientata in un paese inglese in epoca moderna.

Matilde è la protagonista del libro, una bambina di quattro anni con un' intelligenza straordinaria; adora leggere i libri, ma il problema sono i suoi genitori, che ritengono la lettura come una cosa inutile nella vita.

La bambina e' spesso ignorata dalla famiglia, e oltre ad essere dotata di una super intelligenza, a quattro anni ha già "divorato" tutti i libri della biblioteca pubblica e sa fare operazioni a mente con cifre molto elevate.

I suoi genitori, i signori Dalverme, non sono persone per bene; suo padre compra le macchine rubate,le rivernicia,trucca il contachilometri e il motore e li rivende a prezzi esagerati.

Sua madre, invece, e' disoccupata, e va in città ogni pomeriggio a giocare a bingo.

Ambedue i genitori reputano la televisione molto importante, e così Matilde e' costretta a cenarci davanti, ogni sera.

Matilde va a scuola solo a cinque anni, e la sua maestra e' la signorina Dolcemiele.

La direttrice e' la signora Spezzindue, tremenda, che reputa i bambini delle schifezze, e si diverte a rinchiuderli in un armadio pieno di chiodi,chiamato lo strozzatoio.

Il primo giorno di scuola, l'insegnante si accorge che Matilde é troppo intelligente per stare in prima elementare, quindi decide di chiedere alla direttrice di ammetterla in quinta.

L'intelligenza di Matilde era così superiore agli altri che doveva uscirle da qualche parte: così le esce dagli occhi.

Il pomeriggio la signorina Dolcemiele la invita a casa sua per una merenda quindi si avviano per la casa che si rivela piccola, senza acqua corrente e senza arredamento.

La maestra spinta dalle domande di Matilde le rivela che la signorina Spezzindue era sua zia e che quando era piccola suo padre morì quindi restò con lei che se approfittò per impadronirsi della casa.

Quindi il giorno dopo a scuola dopo che la direttrice entrò in classe Matilde usa i poteri degli occhi, che erano capaci di far muovere gli oggetti, fa volteggiare il gesso e scrive alla lavagna asserendo di essere il padre della maestra e dicendole di restituire la casa a sua figlia.

Da quel giorno non si seppe più nulla della direttrice e quando Matilde tornò a casa vide i suoi genitori che stavano partendo per la Spagna perché erano stati ricercati dalla polizia.

Matilde spaventata corre dalla signorina Dolcemiele che l'accompagna dai genitori e che si lasciano convincere facilmente a partire senza Matilde la quale resta con la maestra.

Questo libro mi è piaciuto molto per la sua scorrevolezza e anche perché non ho trovato punti in cui il mio interesse è calato. In questo libro Dahl vuole insegnarci a non pensare solo a noi ma anche agli altri.

 

Arian Joice G.

 

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