Relazione del libro della biblioteca

 

"IL VIAGGIO DI ELISABET"

Scritto da Jostein Gaarder (1952-Oslo)

Durante il periodo natalizio Joakim e il padre erano andati in città per comprare un calendario dell’Avvento.

I calendari sembravano tutti terminati, quando, esposti nella vetrina di una libreria, ne videro due, uno dei quali era impolverato e scolorito; il libraio disse che era stato lasciato lì da un certo Johannes insieme alla foto di una donna chiamata Elisabet, scattata nel 1961 a Roma.

Joakim decise di acquistare il calendario, ma il giorno seguente, aperta la prima finestrella ne uscì, invece della solita figurina o del classico cioccolatino, un foglietto.

Subito Joakim intuì che quel calendario aveva qualcosa di misterioso: la prima finestrella che si aprì, infatti, lo trasportò lontano nel tempo e nello spazio, e gli fece conoscere una singolare comitiva formata da angeli, pecore, imperatori e personaggi biblici; in particolare iniziò a raccontargli l’incredibile storia d’Elisabet Hansen e del suo viaggio verso la Terra Santa che l’avrebbe portata fino a Betlemme. Joakim rimase impressionato da questa cosa e si incuriosì al punto tale da coinvolgere i propri genitori. Tutti insieme iniziarono, dunque, ad indagare, risalendo ai giornali dell’epoca e alla sparizione misteriosa di una certa Elisabet Hansen nel lontano 1948. La vigilia di Natale Johannes, colui che aveva lasciato il calendario nella libreria, fece visita a Joakim per spiegargli i fatti accaduti.

Johannes rivelò che, venuto a conoscenza di varie testimonianze sulla sparizione di Elisabet, aveva deciso di andare alla ricerca della ragazza per scoprire realmente cosa era accaduto. Così un giorno, arrivato a Roma, conobbe una giovane donna di nome Elisabet che diceva di aver vissuto per un lungo periodo dell’infanzia a Betlemme. Da quel giorno non la rivide più, finché, pochi giorni prima della Vigilia, la incontrò e, quel giorno, l’aveva portata con sé per presentarla a Joakim e per farsi spiegare da lei ciò che accadde in quel lontano 1948.

Quando Johannes ed Elisabet andarono via, Joakim, ormai soddisfatto della rivelazione, affacciatosi alla finestra, vide Elisabet scomparire con un gruppo di angeli venuti a riprenderla; gli stessi che l’avevano accompagnata nel suo lungo viaggio verso la Terra Santa. Quella notte l’avevano riportata a casa, a Betlemme.

La tematica fondamentale è il viaggio.

Nonostante sia un racconto avventuroso, non ho riscontrato analogie con altri brani letti precedentemente.

Il romanzo mi è piaciuto, anche per la sua leggibilità e scorrevolezza. La ricchezza della trama mi ha coinvolto nella lettura, confermandosi un libro da consigliare agli altri. L’unico aspetto che probabilmente mi ha lasciato perplessa è la conclusione, che risulta piuttosto affrettata. L’intento dell’autore probabilmente è quello di lasciare al lettore la libertà di immaginare una conclusione adatta.

 

 

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