L’Immacolata Concezione della Cervelletta
Su via di Tor Cervara, poco prima del Casale della Cervelletta, si nota una piccola chiesa dedicata all’Immacolata Concezione. Progettata dall’architetto Carlo Lepri, sorse nel 1911 su un terreno donato dai duchi Salviati , allora proprietari della tenuta; nel 1912 divenne parrocchia su autorizzazione di S. Pio X, che ne aveva patrocinato la costruzione per aver cura delle anime della via Collatina e per " excolêre " con la dottrina cristiana i coloni dell’Agro Romano. La parrocchia , inizialmente, aveva competenza su un’area di ben 50 kmq , ma con gli anni , quando questa parte dell’Agro assunse connotati diversi per lo sviluppo industriale e l’urbanizzazione, la chiesa dell’Immacolata vide ridimensionati i propri confini , anche perché , nel frattempo , erano sorte nuove parrocchie. La chiesa, con attigua canonica, conserva ancora il fascino proprio di una certa architettura minore, spesso attenta a conciliare la tradizione di forme e stili con le esigenze del contesto ambientale. L’edificio si riveste di tenui colori e si adagia armonicamente nella campagna superstite ; la facciata, in stile barocco-settecentesco, presenta un architravato portale che si raccorda , tramite volute a stucco , ad una finestra rettangolare con timpano movimentato e semicircolare , mentre, alle due estremità dell’alzato, delle robuste paraste danno profondità prospettica alla parte centrale.
L’originale decorazione interna è di Giambattista Conti, un pittore romano che tra forti suggestioni puriste e sfumature liberty seppe esprimere delicati contenuti religiosi con uno stile lineare e contenuto, molto apprezzato soprattutto nell’ambiente ecclesiastico. Fu di don Fabrizio Fabrizi, primo parroco dell’Immacolata, l’idea di affidare a Conti , che all’epoca aveva un proprio studio-laboratorio in via Vespasiano 16, la decorazione degli interni ; egli in quaranta giorni rivestì con motivi ornamentali cari al mondo cristiano circa 450 metri di superficie, per un compenso complessivo di 2500 lire. In cornici di spighe intrecciate risaltano, nelle due cappelle laterali, le figure , levitanti ma composte, di S.Anna con la Vergine e di S. Antonio da Padova, mentre sulla parete destra dell’unica navata un S.Antonio abate, ieratico e benedicente, concorre ad evocare straordinarie assonanze con le iconografie delle primitive chiese. Per questo non deve stupire l’accostamento che all’epoca si fece con la scuola di Beuron, d’ispirazione nazarena e purista, impegnata proprio in quegli anni nella decorazione ex novo della Cripta dell’Abbazia di Montecassino.
bibliografia
" La chiesa dell'Immacolata alla Cervelletta e l'opera pittorica di G.B. Conti", C. Calci e A. Rossilli, in Alma Roma, I - 1997, pp. 29-41
" Giovanni Battista Conti : pittore e decoratore romano del '900 " , Antonio Rossilli, in Alma Roma, 2012, 1/3, p. 49-58
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